domenica 11 marzo 2007

fisse come LIBELLULE

Semplici ed essenziali, nulla di più e nulla di meno. Leggere e silenziose, arrivano e passano veloci senza lasciare la percezione del loro passaggio.
Tanto rapide e scattanti da non riuscire a seguirle con lo sguardo.
Sono schegge nelle paludi, sono schegge nel traffico ...
Chi le cavalca deve prevedere, la rotazione non si ferma mai, il freno per alcuni è un optional, per altri un peso ... !


Essenziali come i primi elicotteri chiamati Aluette ossia libellule, leggerissimi, dalla forma scheletrica, ridotti all'osso per poter volare sempre più in alto sui selvaggi picchi rocciosi d'alta quota.
Senza molti apparati e strumenti di controllo, solo i piloti più arditi riuscivano a controllarli durante le eroiche missioni di soccorso.




Ecco dunque la filosofia della ruota fissa nate per la pista, che ha scoperto una seconda giovinezza nel folto urbano.




Ogni città ha la sua SELVA OSCURA di ciclisti, chi più, chi meno quotidiani, chi più , chi meno arditi ...
A Milano mi sembra che si può esserlo anche senza il pignone bloccato !

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